Бесплатно

I Puritani di Scozia, vol. 1

Текст
iOSAndroidWindows Phone
Куда отправить ссылку на приложение?
Не закрывайте это окно, пока не введёте код в мобильном устройстве
ПовторитьСсылка отправлена

По требованию правообладателя эта книга недоступна для скачивания в виде файла.

Однако вы можете читать её в наших мобильных приложениях (даже без подключения к сети интернет) и онлайн на сайте ЛитРес.

Отметить прочитанной
Шрифт:Меньше АаБольше Аа

»Eh! Alison, se vi basta l'animo di trovarne uno che non pretenda salario in contante, sia pur così! – Orsù Enrico, fate colezione, poi levatevi l'abito verde, e mettete la vostra casacca grigia. È un colore che mi s'affà meglio alla vista.»

Morton dopo avere fatta colezione si ritirò nella sua camera, ben convinto che non era quello il momento da sperare buon esito ai concetti divisamenti. Forse però non fu molto afflitto in suo cuore di ostacoli, che gl'impedivano allontanarsi dalle vicinanze a lui predilette di Tillietudlem.

La buona massaia il seguì battendogli dolcemente la spalla e raccomandandogli d'esser savio, e di far conto del suo abito nuovo. »Lo porto meco, soggiunse, insieme al vostro cappello per iscoparlo. Ma avvertite bene di non parlar più d'andarvene o di vendere la catenella d'oro. Vostro zio trova egual soddisfazione in contarne le anella e in vedervi. In fine poi sapete che i vecchi non durano sempre. E catenella, e castello e terre, tutto questo un giorno sarà roba vostra. Voi sposerete qualche giovane signorina di vostro genio, metterete su buona casa a Milnwood, perchè vi è quanto occorre per farlo. Son cose, figlio mio, che vagliono bene l'incomodo di avere pazienza un pochino.»

V'era qualche cosa nella conclusione di un tale discorso, che non sonava male all'orecchio di Morton. Strinse ei la mano di Alison, la ringraziò dell'avviso e le promise di pensarvi sopra un'altra volta prima di abbracciare nessun partito.

CAPITOLO VI

 
»Varcava il second'anno dopo i tre lustri allora
»Che m'offerse ricetto quest'ospital dimora.
»Son già corsi due volte altri sei lustri, e il rio
»Destin che mi persegue vuol ch'io le dica addio.
»Oh! lieve è a' giovinetti calle tentar novello:
»Nuovo calle ai vegliardi non v'è fuor dell'avello.
 
Come vi piacerà.

Gli è tempo d'introdurre i nostri leggitori nel castello di Tillietudlem, ove lady Bellenden era rientrata di mal'umore contro d'ognuno, ed incapace di digerire l'affronto, ad avviso di lei indelebile, cui le arrecò la inettezza di Gibby.

Per vero dire l'intendente aveva avuta l'avvertenza di raccomandare allo sgraziato scudiere che sfuggisse quanto potea ogni occasione di comparire agli occhi di lady Margherita, sintantochè fossero ben sopiti in lei gl'impeti della collera, cui poteva ridestare più fortemente la vista di chi ne fu la cagione. Ma questo sdegno non era principalmente volto contro Gibby.

La prima sollecitudine di lady Bellenden, giugnendo al castello, fu d'instituire un solenne atto inquisitoriale, al quale presiedette ella in persona, sulla condotta del giardiniere Cuddy, che esimendosi dall'obbedire agli ordini che lo volevano alla rassegna, obbligò il comandante del contingente a valersi di quel malaugurio sostituito. Harrison e il cantiniere furono ascoltati quai testimoni; indi Milady deliberò trasferirsi ella stessa ad interrogare il colpevole, non che la madre di esso caduta in sospetto di aver soccorso e spinto alla ribellione il proprio figlio, per poi discacciare e l'uno e l'altra dal castello e dalle pertinenze di Tillietudlem, se la signora nella sua saviezza non avesse trovato il caso degno di grazia.

Miss Bellenden fu la sola persona che osò mettere alcune parole a favore degli accusati, ma queste che sarebbero state in tutt'altra occasione efficacissime, non furono questa volta a motivo di una precedente combinazione. Allorchè la giovinetta seppe che Gibby non si era fatto male cadendo, succedè in essa al sentimento della compassione una potentissima voglia di ridere, cui sfortunatamente non seppe resistere; la qual cosa irritò oltre ogni dire lady Margherita, che non parlò più alla pronipote, se non se per rampognarla amaramente quando furon tornate, d'essersi dimostrata sì indifferente all'onore della propria famiglia.

Per dare aspetto più dignitoso all'atto di severità cui accigneasi, lady Margherita sostituì al bastone con pomo d'avorio, che le era ordinario sostegno, una grossa e lunga canna col pomo d'oro, ereditata dal padre suo, il conte di Jorvood, e della quale solamente valevasi nelle cerimonie le più solenni. Reggendosi pertanto a questa specie di bastone del comando, entrò gravemente nella capanna abitata dal giardiniere.

Mausa, madre del giardiniere, che sentivasi colpevole in propria coscienza, provava l'imbarazzo d'un accusato, che trovandosi al cospetto del giudice pensa al modo di negare il fallo, e allontanarne l'imputazione da se. Questa, com'avea sempre costume, non si diffuse in espressioni di gratitudine sull'onore compartitole, venendo in casa di lei, da lady Bellenden. Rimase muta, immobile, colle braccia incrocicchiate, sicchè il volto suo offeriva un singolare miscuglio di rispetto e d'ostinazione. Fece nullameno una grande reverenza, e avanzò il seggiolone, ove lady Margherita degnava sedersi quando talvolta si prendea spasso di venire a far cianciare questa donna sulle notizie del villaggio e de' dintorni. Ma la padrona corrucciata avea ben tutta altra idea in quel momento che di compartirle sì fatto onore. Contentandosi di indicarle con un gesto di mano che non voleva sedere, e alzando in tuono maestoso la testa, incominciò il suo interrogatorio concetto in modo da intimorirla fin sull'esordio.

»È egli vero, o Mausa, come ne sono stata informata da Harrison, da Gudyil e da altri della mia famiglia, che mancando alla fede da voi dovuta a Dio, al re ed a me medesima, vostra signora e padrona, abbiate proibito al figlio vostro di trovarsi all'assemblea convocata dal seriffo, e che impedendogli d'addossar l'armi le abbiate portate addietro sin fuor di tempo per trovargli un convenevole sostituto, la qual cosa ha avventurata la baronia di Tillietudlem e la mia persona ad un affronto, nuovo affatto nella mia famiglia?»

Quel rispetto d'abito ch'era in Mausa verso la sua padrona fe' si trovasse grandemente impacciata nel volersi difendere. Rispose quindi, tossendo ad ogni parola. »Certamente, Milady… sì certamente sono mortificata… mortificatissima… d'essere incorsa nella vostra disgrazia; ma, Milady; fu… fu la malattia di mio figlio che…»

»Non mi parlate di malattia. Se fosse stato veramente malato, sareste venuta al castello in cerca di qualche rimedio. Sapete già che ho rimedi per tutti i mali. Ma voi siete una mentitrice sfrontata.»

»Milady!.. non mi ha mai detto altrettanto, Milady!.. a me che sono nata nella baronia di Tillietudlem!.. Ci hanno calunniati, o Milady, se vi possono aver detto che Cuddy ed io non fossimo pronti a versare tutto il nostro sangue per voi, Milady, per miss Editta e pel vecchio castello. Vorrei piuttosto vedere in sepoltura i miei figli, che sapergli mancanti ai loro doveri verso di voi. Ma in quanto spetta a tutte queste rassegne, Milady… scusate Milady… ma mi sembra che sia ben altra cosa.»

»Ben altra cosa? Non sapete voi dunque che siete obbligata ad ubbidirmi in tutto quanto vi comando? Non mi servite mica per grazia. Credo pagarvi bene per esser servita. Pochi de' miei vassalli hanno avute prove di mia bontà al pari di voi, e per un giorno che il servigio di vostro figlio m'è necessario, voi stessa lo incoraggiate a mancare!»

»No, Milady; non è questo, Milady; ma non si possono servire due padroni alla volta, Milady. E ve n'è uno cui bisogna ubbidire innanzi agli altri; e quando lo spirito ha parlato Milady!..»

»Che cosa intende dire questa vecchia imbecille? sclamò lady Margherita. Vi comando io forse nessuna cosa contro la vostra coscienza?»

»Non è quello ch'io voglio dire, Milady. Ma voi avete la vostra coscienza, ed io ho la mia. Vorrei piuttosto perdere tutte le cose di questo mondo che sostenere, o vedere i miei figli sostenere una causa cattiva.»

»Chiamate causa cattiva quella che vi chiama a difendere gli ordini del re, del Consiglio privato, del seriffo, dalla vostra padrona?

»Senza dubbio, Milady (replicò Mausa che cominciava a prendere un po' di coraggio). Voi dovete ricordarvi che la Santa scrittura ne racconta di un re di nome Nabuchodonosor, e d'una statua d'oro ch'egli fece innalzare volendo che il suo popolo l'adorasse e che…

»E che cosa ha che fare Nabuchodonosor colla rassegna sulla pianura di Clydesdale?»

»Gli è perchè questa rassegna, o Milady, è come la statua d'oro di cui vi parlava. Tanto è lecito d'assistere all'una, quanto lo era di adorar l'altra.»

»Ho capito quanto basta (sclamò con tuono di sdegno lady Bellenden). Il cattivo vento del 1642 torna a soffiare, e questa vecchia scema vuol discutere i punti di religione insieme ai teologi. Terminerò dunque la cosa là d'onde avrei dovuto incominciarla – Ascoltatemi, Mausa, voi siete troppo sapiente per me. Non ho dunque da dirvi che una cosa sola. Poichè Cuddy non vuole farsi vedere alle rassegne quando gli vien comandato, è d'uopo che ve n'andiate sull'istante fuor del castello e della mia baronia. Non mi mancheranno nè vecchie nè giardinieri, ma preferirei ancora il non aver che ortiche nel mio giardino al vederlo coltivato da un Puritano.»

»Milady, è vero che questi luoghi mi han veduto nascere e ch'io sperava morire in questi luoghi; ma son pronta a sofferire per la causa della giustizia, e pregherò sempre il cielo per voi, e per miss Editta. Possa egli farvi conoscere che vi siete messa sulla cattiva strada!»

»Sulla cattiva strada io! temeraria! Ma orsù! basta così! Che la giornata di domani non trovi nè voi nè vostro figlio entro ai confini della baronia di Tillietudlem. Non comporterò mai che essa offra ricetto ai ribelli. Certamente, sol ch'io mostrassi un poco di debolezza, costoro verrebbero sin nella mia anticamera a tenere i lor conciliaboli.»

Dopo d'avere parlato in tal guisa le volse le spalle ritirandosi con aria di dignità. Mausa, che non meno della padrona avea la sua buona dose di amor proprio, si sforzò d'ascondere al cospetto di lady Margherita il dolore cagionatole da un ordine sì rigoroso, ma partita questa, diede in un dirotto di pianti.

 

Cuddy, stato primo ad avvedersi dell'arrivo di lady Bellenden, s'era rifuggito entro un gabinetto, che aveva un'invetriata per porta, e che gli serviva di stanza da dormire, pronto a gettarsi nel letto e a nascondersi sotto le coperte per non dismentire la storia della sua malattia. Di là intese tutto il colloquio, osando, appena tirar fiato per tema che una parte del temporale non gli cadesse addosso. Quando lo giudicò assai lontano per non paventarne la collera, saltò a basso, e abbandonando il suo ritiro venne a raggiugner la madre.

»Venga la peste, sclamò, alla lingua delle donne, come diceva la buona anima di mio padre! Che bisogno v'era egli di sufolare alle orecchie di Milady tutte quelle bichiacche? Confesso che la bestia fui io a lasciarmi avvolgere nelle coperte a guisa di grosso bambolo, invece d'andare alla rassegna come fecero gli altri. Non ho che una consolazione, ed è, o madre, d'avervi fatta una burla; perchè appena vi allontanaste, andai a vedere la rassegna, tirai al pappagallo, e riuscii pur anche ad atterrarlo. Acconsentii veramente a frodare un soldato al contingente di Milady, ma non volea poi per niun conto privarmi di vedere Jenny Dennison che doveva essere alla rassegna. Intanto mercè alla vostra bella prodezza, questa giovane la sposerà chi vorrà. Voi avete aizzata Milady contro di noi ed eccoci senza tetto, senza pane e senza denari.»

»Figlio mio, non bisogna mai lamentarsi, quando si soffre per la buona causa.»

»E chi mi dice che sia questa la buona causa? I vostri predicatori? Possa io morire se intendo mai nulla in quelle lor cicalate! Credo bene che per gente povera ed ignorante come siam noi il più saggio partito sia l'ubbidire a chi è fatto per comandarci.»

»Che cosa dici, o Cuddy? non vedi tu la differenza che passa tra la pura dottrina evangelica, e quella che le invenzioni umane corruppero?3 Se non ti move la salute dell'anima tua, almeno un riguardo ai bianchi capelli della tua madre!..»

»E potete dir forse ch'io non abbia fatta la vostra volontà in tutto e per tutto? In vece di portarmi tranquillamente alla Chiesa tutte le domeniche, non ho corsi i campi con voi per andare ad ascoltare nell'interno d'una foresta i sermoni de' vostri predicatori non cornisti

»Vuoi dire non conformisti, figliuolo. Si chiamano non conformisti

»Poco importa il nome. Ma queste garbate persone vi daranno pane e ricovero? Qual sarà omai il signore nel vicinato che voglia udir parlare di noi dopo il merito che vi siete fatta? Per non morire di fame sarò costretto andarmi ad unire ai ribelli nelle montagne, e verrà quel bel mattino, che un abito rosso, mi trarrà addosso a guisa d'un lepre, ovvero sia, mi manderà all'altro mondo col cordone di San Francesco al collo, come suol dirsi.»

»Non parlar così, mio Cuddy, che fai torto alla Provvidenza col dubitarne. Non sai tu quel che dice la Scrittura: Non vidi mai il figlio del giusto mendicare il suo pane. Ebbene! Tuo padre era un uomo giusto, benchè avesse il vizio che hai ereditato da lui, di pensare un po' più del dovere alle faccende di questa terra.»

»I vostri discorsi son belli e buoni; ma io non vedo che una via per trarci d'impaccio. So che regna buona intelligenza fra il sig. Enrico Morton e miss Editta. Ho portato più d'una volta e libri e scarabocchi che si scrivevano or l'uno or l'altro, senza mai far vista di accorgermi di che si trattasse. Gli ho trovati spesso a passeggiar insieme pel viale di Dinglewood benchè abbia finto di non vederli; perchè non è poi tanta bestialità qualche volta il fingersi bestia. So in oltre che sir David ha bisogno d'un bifolco che gli guidi l'aratro. Il miglior partito adunque è andarsene da sir Enrico; raccontargli quanto ne è accaduto e son sicuro che ci proteggerà presso suo zio.»

»Ottima idea, figlio mio! Gli dirò che siamo perseguitati dalla giustizia, e…»

»No, no, madre mia. Vi prego non aprir bocca. Tutti i vostri discorsi non cofanisti…»

»Non conformisti, Cuddy!»

»È lo stesso. La sostanza è, che sarebbero assai per farci mandar via con brutto garbo. In nome di Dio! lasciate parlare me solo. So bene che il vecchio di Milnwood non è l'uomo da darne grosso salario perchè è più esoso del lardo rancido. Ma finalmente nel caso a cui siamo ridotti è qualche cosa l'aver sicuro un tozzo di pane e non dormire al sereno. Orsù dunque, madre mia! facciamo i nostri fagotti, che molto non ci brigheremo, e risparmiamo al sig. Harrison l'incomodo di cacciarne fuori.»

Mausa trovò savio cotesto avviso, nè tardarono ad avviarsi alla volta di Milnwood.

CAPITOLO VII

 
»Sì Puritan. Se meglio tornassevi a talento
»Sono il diavolo ancora. Sarò sempre contento
»Se tal mi ravvisate che franco in core, in detti,
»Non cangio colla moda nè d'opre nè d'affetti.
 
Young.

Incominciava ad avvicinarsi la notte, quando Enrico Morton che si diportava in vicinanza al castello di Milnwood, scorse una vecchia che reggendosi al braccio di giovane svelto e robusto movea il passo verso di lui. Ella era Mausa insieme al proprio figlio Cuddy, il quale primieramente fe' un cenno d'occhio alla madre, rammentandole quanto le avea di bel nuovo raccomandato, cioè di lasciar parlar lui, persuaso, nè a torto, che il proprio ingegno rozzo ma giusto, avrebbe giovato meglio ad entrambi di tutte le frasi dei puritani predicatori. Accostatosi dunque a Morton, sì gli disse:

»Che bel tempo per la segala, signor Enrico! voi ne farete al certo bella ricolta.»

»Lo spero, Cuddy; ma qual motivo in quest'ora tarda conduce sì lontano dalla vostra casa voi e la madre? perchè credo vostra madre la persona che vedo con voi.»

»Sì, signor Enrico: la è la necessità sapete che ne fa correre i campi. Cerchiamo padrone.»

»Padrone! A questa stagione dell'anno! Com'è stata?»

La vecchia Mausa non potè contenersi più lungo tempo, ed assumendo il tuono della compunzione e dell'umiltà: »Ha piaciuto, disse, al Signore, mandarci una tribolazione.»

»Le donne hanno il diavolo in corpo» mormorò fra i denti Cuddy; indi volto alla madre »Ma volete voi farci chiudere tutte le porte trenta miglia all'intorno co' vostri propositi da non canforista? Vi dirò io, signor Enrico, la mia buona madre è vecchia come vedete; lasciò un po' troppo la briglia alla lingua con lady Margherita, che non ama essere contrariata. Il sig. Harrison e il sig. Gudyil non ci vogliono troppo bene. La sostanza è che ci hanno mandati via. Ma ho qui un biglietto da consegnarvi per parte di una persona di vostra conoscenza.»

Morton prese la lettera, e scorse con giubbilo sul soprascritto i caratteri di miss Editta. Aperto immantinente il foglio, lesse le raccomandazioni che a favore di Cuddy e della madre di lui la giovane gl'indirigea.

»E in che posso giovarvi, o Cuddy? che bramate?»

»Lavoro e pane, sig. Enrico; perchè ho buon appetito. N'è ben provveduta anche mia madre ad onta degli anni. So che vostro zio abbisogna di un bifolco; se vuole prenderci al suo servigio, ho due buone braccia e non domando che vitto e ricovero per la madre e per me; circa al salario mi rimetterò a quanto giudicherà egli di fare.»

»Per vitto e ricovero, o Cuddy, credo potervegli assicurare; ma quanto al salario, ella è cosa assai più difficile.»

»Poco monta, signor Enrico! Preferirei ancora il servir qui per nulla al vedermi in obbligo di correre il paese senza sapere a chi volgermi.»

»Ebbene! entrate in cucina e vedrò qual cosa si possa fare per voi.»

Tal negoziazione non andava priva delle sue difficoltà, e prima d'ogn'altra cosa gli era mestieri trar nel partito la governante, che cominciò a mettere innanzi mille ostacoli, com'erane in lei stile, sol pel gusto che aveva in farsi pregare. Ma poich'ella ebbe ceduto, non fu difficile il persuadere sir David a prendere un lavoratore di cui in sostanza abbisognava, e pronto a contentarsi di quella qualunque mercede che il nuovo padrone fosse stato per assegnargli. Una casupola che minacciava da tutti i lati fu data a Cuddy ed alla madre sua perchè l'abitassero, annunziando loro che entro il castello verrebbero nudriti. Nel medesimo tempo Morton impiegò una parte del poco denaro che aveva di proprio nel dimostrare a Cuddy in quanto conto avesse la persona da cui gli venne raccomandato.

»Eccoci finalmente collocati, allora disse alla propria madre Cuddy; e questa volta almeno spero non avrete con chi attaccare briga, perchè siamo fra persone della vostra stessa credenza.»

»Della mia credenza! che dici? Maladetto il tuo accecamento ed il loro! Non è qui ministro spirituale il mondano Poundtext? quell'uomo che crede poter tenere la strada di mezzo tra la verità e la menzogna, che si torse dal cammin retto per compiacere al governo! Oh! perchè non fosti la domenica scorsa alla foresta di Grass-Market, quando vi predicava Efraim Macbriar? L'avresti udito dire: Chi non è per me è contra me; e sapresti che chi professa la tolleranza non vale nulla meglio di chi ci perseguita.»

»Ah! questa è una cosa inaudita! sclamò Cuddy fuori di sè. Voi avete dunque giurato di farci mandar via d'ogni luogo? Ebbene! madre mia! Non mi resta più che una cosa da dirvi: se vi succede di tenermi ancora questo vostro gergo, (in presenza di altri, intendo, perchè, quando siam soli, m'è indifferente, e il peggio che può accadermi è dormire) se in presenza d'altri, dico, mi rinnovate sì fatte scene, vi parlo liberamente, mi fo soldato; e mando al diavolo il vostro Macbriar, i vostri non crochisti, e… e… in somma mi scordo che siate mia madre.»

Mausa gemette sulla durezza di cuore, sullo stato d'impenitenza, in cui trovavasi il suo diletto Cuddy; ma temendo ch'egli ponesse in opera la minaccia deliberò mettere un lucchetto alla propria lingua. Però non ebbe d'uopo di fare lungo sforzo sopra di se medesima, perchè un incidente improvviso ne la venne a liberare.

Sir David mantenea religiosamente tutte quelle antiche costumanze scozzesi, le quali s'accordavano con ciò che moderatamente chiameremo sua economia. Continuava quindi tuttora, come usavasi cinquant'anni addietro in Scozia, ad unire tutti i servi della sua casa, che prendean luogo all'estremità inferiore della tavola, e partecipavano della mensa del lor padrone.

Il dì dopo la venuta di Cuddy, essendo sonata l'ora del mezzogiorno, il vecchio Robin, cantiniere, cameriere, cocchiere, servitore di livrea (che non era egli mai nella casa di Milnwood?) pose sopra la tavola un vasto vaso pieno d'acqua calda, fatta densa da un po' di minestra d'orzo cui aggiugnevano sapore alcuni cavoli, e dentro la quale notava qualche pezzetto magro di castrato; un gran canestro di pane di mistura, e una immensa piramide di pomi di terra fiancheggiavano questa vivanda, e in tutto ciò stavasi la prima portata. In secondo luogo veniva un salamone lesso; ma non vuolsi in que' paesi riguardare un tal pesce come vivanda di lusso. Egli era in tale stagione dell'anno sì comune ne' fiumi di Scozia, che l'averne non costava se non se l'incomodo di pescarlo, talchè vi erano alcuni famigli i quali entrando in una casa metteano per patto che non si facesse mangiar loro il salamone più di cinque volte la settimana. Un formaggio di latte di vacca, e capra, e un piatto di burro salato, tutte robe fatte in casa, compievano l'ordinaria imbandigione di quella tavola, ove non vedeasi altra bevanda che leggier birra, allungata ancora con una metà di acqua. Tal'era il sontuoso pasto di cui la gente di servizio in quella casa nudrivasi a sazietà, con che non toccasse il castrato, vivanda serbata unicamente ai capi, comprendendo fra questi mistress Wilson; le quali persone usavano pur anche privilegiatamente di birra schietta, che stava a tal'uopo entro una boccia d'argento a parte.

Sir David occupava primo il lato d'onor della mensa, avendo a destra il nipote, e a sinistra la favorita governante. Teneansi indi seduti ad una rispettosa distanza gli altri servi, avuta ciascuno proporzione al proprio grado; da una banda l'intendente Robin, dall'altra una grossa serva; indi il giardiniere e la custode de' polli: finalmente al lato inferiore della tavola le persone nuovamente giunte, vale a dire, Cuddy e la madre di lui.

 

I grigi occhi del vecchio signore di Milnwood stavano fisi sopra ogni boccone che inghiottivano i suoi commensali e parea calcolasse con inquietudine quanta materia commestibile era necessaria a saziare lo stomaco di ciascheduno; indagine che non tornò affatto favorevole a Cuddy, il quale non si lasciava mai dinanzi a sè voto il piattello, e silenziosamente e con incredibile celerità divorava tutto ciò di cui a mano a mano lo empiea. Sir David lanciava a quando a quando occhiate d'indignazione sopra il nipote che gli avea introdotto in casa questo smergo vorace, e diceva fra se medesimo.

»Darti salario, ghiottone! tu mi mangerai in una settimana più di quanto potresti guadagnare in un anno.»

Tai sgradevoli meditazioni furono interrotte da un incidente che più sgradevole ancora divenne. Erasi verso il finire del pranzo, allor quando si intese picchiare alla porta. Niuna visita si aspettava ad una tal'ora, e le turbolenze che regnavano nel paese furono motivo di non poca agitazione. Mistress Wilson corse a fare una scoperta, e dopo aver riguardato da un picciolo buco ch'era nella porta, giusta l'uso de' castelli della Scozia, tornò addietro tutta spaventata, colle braccia sollevate al cielo e gridando: gli abiti rossi! gli abiti rossi!

»Robin, sclamò sir David, nipote mio! Fate presto ad aprire. Vedete quel ch'essi vogliano. Parlate loro cortesamente. Oh! che il cielo ne protegga! Che cosa vengono mai a far qui?..» In questo intervallo si metteva in saccoccia i tre cucchiai d'argento, che si trovavano sopra la tavola, e già mistress Wilson avea portata via la boccia, parimente d'argento, che contenea la birra serbata ai padroni.

Intantochè venivano introdotti i soldati che coi loro giuramenti davano anticipatamente a conoscere il proprio mal'umore di avere dovuto aspettar tanto alla porta, Cuddy sotto voce dicea tai cose alla madre. »Ascoltatemi, cara madre. Per lungo tempo mi avete fatto sordo a furia di parlar sempre, ora vi prego di esser voi muta. Vi rispetto siccome madre, ma non bramo poi, che le prediche di una vecchia mi procurino attorno alla gola un collare che la stringerebbe di troppo.»

»Io non desidero meglio, figlio mio, la vecchia Puritana rispose. Pensate bene che non è lecito nè arrossire della propria fede, nè volerla nascondere.»

Allora quattro soldati del reggimento guardie, comandati dal sergente Bothwell, entrarono nella sala, e fecero fremere sir David, che conosceva il sistema di saccheggio e di devastazione solito ad unirsi alle inquisizioni praticate da questi signori nelle case dei galantuomini. Nè molto più tranquillo era Enrico Morton, il quale sapeva in suo cuore di essere caduto in contravvenzione alle leggi per aver dato ricovero a Balfour di Burley, noto come uno fra' capi de' Presbiteriani ribelli. Il restante della famiglia tremava senza saperne il perchè. Il solo Cuddy con quell'aria di indifferenza e di stupidezza che niuno sa ostentar meglio d'un contadino scozzese, continuava a mangiare con perfetta tranquillità e senza perdere una boccata.

»Signori, disse sir David, salutando con molto riguardo il capo della brigata, posso io chiedervi il motivo a cui debbo l'onore di vedervi?»

»Noi veniamo per parte del re, disse Bothwell; e perchè diavolo farne aspettare sì lungo tempo alla porta?»

»Eravamo a pranzo, rispose sir David, durante il qual tempo ho l'uso di far chiudere tutte le porte del castello. Certamente, signori miei, se mi fossi immaginato, che persone impiegate al servigio del nostro buon re si presentavano a questa casa, la mia sollecitudine… Ma signori, aggradireste un bicchiere di ala, di acquavite, di vin del Capo, o di Porto?» e fra l'una e l'altra di tali offerte mettea lo stesso intervallo che negl'incanti vediam frapporsi tra una proposta e l'altra da chi vuol comperare un fondo o una merce; come se tale indugio gli giovasse a conseguire a qualche soldo di meno la cosa posta in contratto.

»Di Porto!» gridò uno di quei soldati.

»Mi piace più l'ala, disse l'altro, purchè sia di buona qualità.»

»Eccellente! (s'affrettò a rispondere sir David che avrebbe voluto colla birra salvare il vino) e mi spiace non poter dir altrettanto del vino di Porto che è debole e svanito.»

»Rimedierà a ciò l'acquavite, s'udì una terza voce; un bicchier d'acquavite dopo tre di vino è bevanda ottima per lo stomaco.»

»Noi assaggeremo tutte queste cose, disse un quarto, e scerremo in appresso quella che ne parrà la migliore.»

»Ciò è parlar bene, si fe' allora udire Bothwell, e se tal sentenza fosse anche stata proferita dal primo cane di Puritano, mi avrebbe dalla sua.»

Sir David sospirando si trasse due grosse chiavi dalla saccoccia, ed alla contrazione di tutti i suoi muscoli ben vedeasi il contraggenio ch'egli avea nel consegnarle a tal fine alla governante Alison.

»Questa governante, disse Bothwell sedendosi a mensa, non è nè giovane nè vezzosa; e mi porti il diavolo se ho nessuno prurito di accompagnarla alla cantina! – Ma che diamine è questo? soggiunse traendo a se il vaso del brodo, sola cosa che fosse rimasta su quella tavola, perchè il salamone, mercè soprattutto all'appetito di Cuddy, era affatto sparito. Vi pescò entro un pezzo di castrato che notava tuttavia: »Questa è una cucina del diavolo! (diss'egli dopo averne gustato) per masticare tai pietanze vi vogliono denti di ferro.»

»Vorrei avere migliori vivande da offerirvi» disse sir David.

»Poco rileva! ho più sete che fame. Ma procediamo innanzi ne' nostri affari. – Sig. di Milnwood, il vostro direttor d'anima non è il ministro presbiteriano Poundtext?»

»Egli per l'appunto, rispose David, siccome quegli che uniformandosi ai regolamenti, ha ottenuto da sua maestà e dal governo la permissione di continuare negli ufizi della sua carica; perchè non farei mai a nessun costo cose contrarie alle leggi. Ma fui allevato nella credenza presbiteriana: per altra parte ho veduto che ne trae in minori spese, e…»

»Va bene, va bene così! Quando seguiate le dottrine di Poundtext, non ho che dire in contrario. Lo so che è autorizzato dal governo. Certamente, se comandassi io, non avrei tanta tolleranza; ma son fatto per ubbidire. – Oh! ecco qui la nostra mamma! da brava la mia donna! Datene tutti que' fiaschetti.»

Mistress Wilson oltre ogni dire scandalizzata d'un cotal tuono di famigliarità, non osò nullameno replicare; e Bothwell votò entro una grande tazza di legno un quarto del fiaschetto di Porto, e dopo averlo assaggiato si volse a sir David. »Voi siete ingiusto verso il vostro vino, mio caro amico: non è nè debole nè svanito. Su via! beviamo alla salute del re.»

»Di tutto cuore! ma se permettete mi servirà l'ala al mio brindisi. Non bevo mai vino, e ne serbo solamente pochi fiaschetti per offerirgli agli amici.»

»Pari miei, non è vero? soggiunse Bothwell; e passando il fiaschetto ad Enrico, Ebbene, mio giovinotto, gli diss'egli, mi corrisponderete voi nel portare un brindisi al re?»

Enrico empiè la sua tazza, senza por mente ad una gomitata datagli dallo zio, che gli facea segno di tenersi com'egli alla birra.

»Tutti son dunque all'ordine?» sclamò Bothwell, e veggendo che rimanea vuota la tazza di Mausa: »Ebbene! la mia vecchia, le disse, non volete voi bere alla salute del re?»

»Con vostra buona sopportazione, signor ufiziale, disse Cuddy; questa è mia madre, ed è sorda come il basto del mio somaro. Ma se acconsentite berò per lei quante volte vi piacerà, alla salute del re.»

»Va a maraviglia! rispose Bothwell, ebbene! serviti camerata, nè ti prendere soggezione. Libertà intera dove son io! Andiamo, amici! un secondo brindisi ad onore del nostro bravo comandante, il colonnello Graham di Claverhouse!.. Ma che diavolo va borbottando fra' denti questa vecchia? – Ditemi dunque, la mia nonna, sareste per avventura una non conformista?»

»Vi replico, che è sorda, signor ufiziale» tornò a dire Cuddy facendo un segno, per impedirle di parlare, a sua madre.

»Non me ne ricordava più, soggiunse Bothwell. Empite ora i vostri bicchieri e ascoltatemi. – Senza dubbio avrete inteso tutti parlare dell'assasinio dell'arcivescovo di sant'Andrea?»

Ognuno silenzioso si riguardava; finalmente Milnwood rispose averne udito vociferare, ma starsi in dubbio sulla verità della cosa.

3Gli è inutile l'avvertire essere una fanatica Puritana quella che parla, e la quale non s'accorge come i veri corruttori della pura dottrina evangelica, erano appunto que' regicidi dottori e pseudo-teologi, dei quali nella sua ignoranza s'era fatta settaria.
Купите 3 книги одновременно и выберите четвёртую в подарок!

Чтобы воспользоваться акцией, добавьте нужные книги в корзину. Сделать это можно на странице каждой книги, либо в общем списке:

  1. Нажмите на многоточие
    рядом с книгой
  2. Выберите пункт
    «Добавить в корзину»